CHECK ME OUT

La ricerca di una tesi universitaria diventa la struttura teorica di una specifica operazione artistica che emancipa dal dispositivo espositivo diventando una metafora espressiva del contemporaneo, diventando innesto di nuovi progetti, accompagnati nelle fasi di sviluppo, fino alla loro indipendenza. Un progetto progettato per attivare nuove pratiche di ricerca in cui l’arte è un veicolo di indagine e il punto di partenza per nuove traiettorie di azione.

Fasi del progetto:

PROGETTAZIONE
Pianificazione e ricerca delle possibilità, tra la ricerca del laureato e il linguaggio dell’artista (condivisione di missione e competenze, brainstorming).

CONDIVISIONE
Dopo un primo periodo di identificazione del processo da effettuare tra ricercatore e artista, c’è un momento in cui proporre alla comunità i temi da discutere e ha come nucleo centrale una tavola rotonda / di conversazione. Questo per permettere a chi oggi vive e pensa al presente, non solo di presentare e condividere il proprio lavoro, ma di farlo diventare oggetto di una riflessione interdisciplinare, aperta oltre il contributo delle scienze a quello dell’arte contemporanea.

SVILUPPO DEL PROGETTO
Se nella prima fase nasce un progetto comune (altrimenti il ​​progetto rimane nei primi due passaggi), passiamo alla terza fase del lavoro che consiste nello sviluppo efficace dell’idea nata dal confronto, con l’obiettivo che questo diventa un valore reale, in grado di diventare qualcosa per l’artista e il ricercatore da spendere per la loro crescita e professione.

Fino ad oggi sono stati realizzati tre progetti, coinvlgendo tre ricercatori universitari negli ambiti umanistici e scientifici e più di venti artisti.


CHECK ME OUT #1
STATI ALTER
ATI DI COSCIENZA

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NEOLAUREATO: Carolina Camurati
ARTISTA: Raluca Andreea Hartea

Nel primo talk della rassegna, Carolina Camurati ha parlato della sua tesi sulla psicologia transpersonale, che si occupa di quei fenomeni di supercoscienza o stati di coscienza “espansi” o “alterati” come possibilità di accrescere la consapevolezza che abbiamo sulle cose che ci circondano e su chi siamo, facendone esperienza, mettendo in campo il nostro corpo, le nostre convinzioni, il nostro sentire.

Raluca Andreea Hartea è l’artista che è stata invitata a rendere esperienza la tesi di Carolina. Ha presentato il progetto “Emotive Portraits”, che l’ha vista studiare le dinamiche emozionali della sindrome di Stendhal, nella creazione di 30 ritratti/interviste di altrettanti artisti attraverso l’ipnosi. Nel suo intervento ha invitato il pubblico a fare conoscenza diretta ed empatica delle persone nei ritratti, attraverso un’installazione video interattiva.

Moderatore del talk: Antonella Benanzato,  giornalista che da anni si occupa della ricerca tra arte e psicologia, scrive per il Wall Street International ed è corrispondente per l’agenzia di stampa Askanews.


CHECK ME OUT #2
IL PARADIGMA SCIENTIFICO

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NEOLAUREATO: Alessandro Ferraris
ARTISTA: Ubik

Secondo tesista selezionato per ridiscutere la propria tesi, Alessandro ha sviluppato una ricerca sul paradigma scientifico a partire dagli studi di Thomas Kuhn, giostrandosi in collegamenti visivo/teorici che vanno dalle conosciute immagini ambigue della Gestalt, fino a toccare la narrativa citando Raymond Queneau e i suoi Esercizi di Stile.

Il collettivo UBIK sono Francesca Sarah Toich, attrice e scrittrice di formazione classica e Andrea Santini, artista del suono e dei media digitali. Si inseriscono in questa discussione su come la realtà si modifichi in relazione alla visione che ognuno vi proietta, con due progetti: Volupta e SkinScreen. Entrambi esplorano l’uso del corpo come schermo di proiezione che trasforma le immagini proiettate in costumi di luce, creando una nuova interpretazione degli originali.


CHECK ME OUT #3
TERRA E MARE

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NEOLAUREATO: Nicolò Campitelli
ARTISTI:  Sara Zanella, Jessica Marangon, Roberta Santi, Livia Rescigno, Marta Brunetti (Marta Bi), Cristiano Polato, Giada Ottone, Serena Gomiero, Gabriele di Benedetto (Akab), Anna Marzuttini, Nilo Australi, Claudia Bernardi.

La tesi di questa terza piattaforma di ricerca e indagine ci svela il rapporto guerra-spazio nello scenario di inizio ‘900 nel pensiero di Carl Schmitt. Nel 1942 Schmitt scrive un libricino sull’origine del mondo e dell’uomo per la figlia Anima: Terra e Mare. A partire da questo testo si è strutturato il talk/briefing nella forma di una open call per illustratori ospitato dalla Libreria Zabarella di Padova. Da quel libro sono stati estratti dodici concetti evocativi del pensiero di Schmitt, che hanno dato vita alle 12 opere che a Febbraio 2017 sono state esposte in una mostra presso “Il Mondo Che Non Vedo” una libreria e caffetteria nata da poco nel cuore di Padova ispirata alla Maison Des Amis Des Livres.

VIDEO DELLA MOSTRA

La tesi che ha dato vita al progetto in questione è quella di Nicolò Campitelli, “War and Nomos: conflict, space and law in Carl Schmitt” innestando questo racconto per immagini che continuerà a parlare del mondo, ma con il linguaggio dell’arte. Dopo la mostra, il progetto evolverà nella pubblicazione di un libro illustrato con le stesse opere, ispirato al testo di Schmitt.


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